Nel primo semestre del 2014 l'apporto delle fonti rinnovabili al fabbisogno elettrico italiano è cresciuto di oltre il 3% rispetto allo steso periodo dell'anno precedente. Il dato emerge dalle elaborazioni di Qualenergia sulla base del rapporto mensile di Terna.
Le fonti pulite (con oltre 59 TWh) hanno coperto il 38,6% della domanda e il 44,7% della produzione totale. Dopo i primi sei mesi del 2013 queste quote erano, rispettivamente, del 35,4% e 40,5%. In aumento in particolare la generazione da idroelettrico (+11,1%), pari al 51,4% di tutte le rinnovabili, da fotovoltaico (+8,6%) e da geotermolettrico (+4,7%). In calo di circa 700 GWh quella da eolico (-8,1%). La produzione termoelettrica è calata del 10,1% per circa 8,8 TWh in meno nei primi sei mesi dell'anno rispetto al 2013.
L'aumento è stato possibile anche grazie ad una ulteriore diminuzione della domanda: nei primi sei mesi del 2014, la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 3,0% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2013; a parità di calendario il valore è pari a -2,8%.
La copertura del fabbisogno in potenza nel giorno di punta del mese di giugno 2014 (-1% rispetto a 2013) è stato soddisfatto invece per il 44,4% da fonti rinnovabili, per il 45,9% dal termoelettrico e per il 9,7% da acquisti sul mercato estero. Nel 2013 le cifre corrispettive erano state 41,8%, 50,3 e 7,9%.